Il seno è una struttura molto complessa, composta da circa 15-20 sezioni chiamate lobi. Ogni lobo è costituito da molte strutture più piccole chiamate lobuli. I lobuli sono disposti in grappoli e alla fine di ogni lobulo ci sono minuscoli “bulbi” che producono latte. I lobi, i lobuli e i bulbi sono collegati tra loro da piccoli tubi chiamati condotti. I dotti portano il latte ai capezzoli, che si trova al centro dell’ areola (l’area più scura che circonda il capezzolo). Gli spazi tra i lobi e i dotti sono pieni di tessuto adiposo.

I tessuti fibrosi comprendono legamenti, tessuti di supporto (tessuto mammario denso) e tessuti cicatriziale, il tessuto adiposo (tessuto mammario non denso) riempie gli spazi tra tessuto ghiandolare e fibroso e determina in larga misura la dimensione del seno. In generale, tutto il tessuto non grasso è chiamato tessuto fibroghiandolare. Nella donna non esistono seni uguali, poiché ciascuno contiene una specifica combinazione di tessuto adiposo e denso. I seni di alcune donne sono quasi tutti grassi, mentre altri hanno proporzioni variabili di tessuto adiposo e fibroghiandolare. Con l’aumentare dell’età delle donne, la proporzione di tessuto adiposo aumenta gradualmente, così che all’età di 70 anni circa l’80% di tutte le donne ha un seno composto principalmente da tessuto adiposo.

Il cancro può formarsi in qualsiasi parte del seno e sono necessarie tecniche di imaging appropriate per lo screening nelle donne. Negli ultimi 15 anni l’ecografia si è dimostrata metodica sempre più indispensabile nello studio delle lesioni mammarie grazie soprattutto agli incessanti avanzamenti tecnologici. La qualità dell’immagine ecografica è notevolmente migliorata con l’introduzione di trasduttori ad alta frequenza, dell’imaging armonico, delle applicazioni color e power doppler, e dell’impiego di mezzi di contrasto ecografici. Benché l’ecografia mammaria sia stata adoperata inizialmente con lo scopo di distinguere le lesioni solide da quelle liquide, si è sviluppato un interesse sempre crescente nell’utilizzare gli ultrasuoni per la caratterizzazione delle lesioni solide per identificare le immagini sospette da sottoporre a biopsia da quelle benigne da inviare al follow-up. Il processo di diagnosi diventa più difficile per le donne con seno denso, che hanno un rischio maggiore (4-6 volte) di avere un tumore rispetto a donne con seno adiposo

Nella donna non esistono seni uguali, poiché ciascuno contiene una specifica combinazione di tessuto adiposo e denso. I seni di alcune donne sono a prevalenza adiposa, ma sempre di meno nel corso degli anni, mentre altrie hanno proporzioni variabili di tessuto adiposo e fibroghiandolare. Nel 505 dei casi i seni sono a prevalenza fibro-ghiandolare. Con l’aumentare dell’età delle donne, la proporzione di tessuto adiposo aumenta gradualmente, così che all’età di 70 anni circa il 60% di tutte le donne ha un seno composto principalmente da tessuto adiposo. Il cancro può formarsi in qualsiasi parte del seno e sono necessarie tecniche di imaging appropriate per lo screening nelle donne con seno ad elevata densità. ll processo di diagnosi diventa più difficile per le donne con seno denso, che hanno un rischio maggiore (4-6 volte) di avere un tumore rispetto a donne con mammelle adipose. Negli ultimi 15 anni l’ecografia si è dimostrata metodica sempre più indispensabile nello studio delle lesioni mammarie grazie soprattutto agli incessanti avanzamenti tecnologici. La qualità dell’immagine ecografica è notevolmente migliorata con l’introduzione di trasduttori ad alta frequenza, imaging armonico, applicazioni color e power doppler, elastosonografia e con l’impiego di mezzi di contrasto ecografici. Benché l’ecografia mammaria sia stata adoperata inizialmente con lo scopo di distinguere le lesioni solide da quelle liquide, si è sviluppato un interesse sempre crescente nell’utilizzare gli ultrasuoni per la caratterizzazione delle lesioni solide per identificare le immagini sospette da sottoporre a biopsia da quelle benigne da inviare al follow-up e come integrazione alla mammografia nei seni densi.