Il gonfiore agli arti inferiori è un sintomo piuttosto comune, che può interessare persone di tutte le età, ma è più frequente tra le donne e negli anziani. Le gambe gonfie rappresentano un segnale che non va sottovalutato, poiché possono celare condizioni fisiologiche transitorie ma anche patologie sistemiche o locali di maggiore rilevanza clinica. Scopriamo insieme le cause, i rimedi e cosa fare per ottenere immediato sollievo.
Gonfiore alle gambe: cause principali
Il termine medico per descrivere il gonfiore da accumulo di liquidi nei tessuti è edema che negli arti inferiori può essere monolaterale quando interessa una sola gamba o bilaterale, quando le coinvolge entrambe. Le cause del gonfiore alle gambe possono essere numerose e vanno dalla semplice ritenzione idrica a condizioni patologiche più serie.
- Insufficienza venosa cronica: una condizione in cui le valvole delle vene non riescono a far risalire adeguatamente il sangue verso il cuore. Il ristagno di sangue nelle vene favorisce la fuoriuscita di liquidi nei tessuti, provocando edema.
- Linfedema: è un altro disturbo frequente, dovuto a un malfunzionamento del sistema linfatico, che causa accumulo di linfa e conseguente gonfiore, soprattutto a livello di piedi e caviglie.
- Cause sistemiche: come l’insufficienza cardiaca congestizia che si verifica quando il cuore non pompa in modo efficace, causando ristagni o l’ipotiroidismo che può provocare un tipo di edema chiamato mixedema.
- Stile di vita e fattori esterni: uno stile di vita sedentario, il sovrappeso, l’utilizzo di calzature inadatte o l’esposizione prolungata a temperature elevate possono contribuire allo sviluppo delle gambe gonfie.
- Gravidanza: in questa fase molte donne sperimentano un gonfiore delle gambe dovuto a diversi fattori come l’aumento di volume sanguigno, la compressione dell’utero sulle vene pelviche, i cambiamenti ormonali che favoriscono la ritenzione idrica e la ridotta efficienza del ritorno venoso. Nella maggior parte dei casi, si tratta di un fenomeno fisiologico che si risolve dopo il parto, ma va comunque monitorato, soprattutto se associato a dolore o asimmetria, per escludere complicanze come la trombosi venosa profonda.
Gambe gonfie: cosa fare
Se ti stai chiedendo cosa fare in caso di gambe gonfie, il primo passo è una distinzione tra gonfiore occasionale e cronico. Nel primo caso, spesso si tratta di un disturbo benigno e reversibile; nel secondo, è importante rivolgersi al medico per una diagnosi corretta. Ecco alcuni accorgimenti utili da mettere in pratica:
- Elevazione degli arti inferiori
Alzare le gambe al di sopra del livello del cuore favorisce il ritorno venoso e linfatico, contrastando l’accumulo di liquidi.
- Attività fisica regolare
Camminare, nuotare o praticare ginnastica moderatamente migliora la circolazione sanguigna e linfatica. Anche semplici esercizi di flesso-estensione delle caviglie sono utili.
- Calze elastiche a compressione graduata
Utilissime nei casi di insufficienza venosa, aiutano a comprimere le vene superficiali favorendo il ritorno del sangue al cuore.
- Idratazione e dieta equilibrata
Una corretta idratazione e una dieta povera di sodio aiutano a ridurre la ritenzione idrica. È utile limitare il consumo di alimenti trasformati e aumentare l’apporto di frutta e verdura.
Gambe gonfie: rimedi naturali e farmacologici
Oltre agli accorgimenti comportamentali, esistono vari rimedi per le gambe gonfie, sia naturali che farmacologici, da scegliere in base alla causa sottostante
Rimedi naturali
- Infusi di betulla, tarassaco o centella asiatica: noti per le loro proprietà drenanti e flebotoniche.
- Gel a base di ippocastano o rusco: rinfrescanti e decongestionanti, da applicare localmente.
- Massaggi linfodrenanti: stimolano il sistema linfatico e migliorano la circolazione.
Trattamenti farmacologici
In caso di patologie venose, il medico può prescrivere fleboprotettori cioè composti naturali come la diosmina o l’esperidina che possono ridurre i sintomi. Per edemi causati da insufficienza cardiaca o renale, possono essere indicati diuretici, ma sempre sotto controllo medico.
In linea generale, quando il gonfiore è accompagnato da dolore, calore o arrossamento, si presenta con delle difficoltà respiratorie o dolore toracico o persiste nel tempo senza una causa apparente è consigliato rivolgersi ad uno specialista per individuare il trattamento più adeguato.
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