I fibromi uterini, o miomi, sono tumori benigni che si sviluppano nel tessuto muscolare dell’utero e interessano le donne soprattutto in età fertile. Nonostante siano spesso asintomatici, se trascurati, possono influenzare notevolmente la propria qualità della vita. Per questo, è necessario capire come riconoscerli.
Cosa sono i fibromi uterini?
I fibromi uterini sono masse non cancerose che si formano all’interno della parete muscolare dell’utero. Variano in dimensioni, da pochi millimetri a grandi come un melone, e possono presentarsi singolarmente o in gruppi. Sebbene le cause esatte non siano del tutto chiare, si ritiene che la predisposizione genetica e gli ormoni giochino un ruolo cruciale nella loro crescita.
Sintomi comuni dei fibromi uterini
Non tutte le donne con fibromi manifestano sintomi ma quando presenti possono differire a seconda della grandezza, del numero e della localizzazione dei fibromi. Di seguito i sintomi più frequenti:
- Sanguinamento mestruale abbondante: cicli mestruali che possono durare anche più di 8 giorni o essere molto abbondanti sono uno dei segni più evidenti.
- Dolore pelvico: il dolore o la sensazione di pressione nella zona pelvica può essere costante o intermittente.
- Minzione frequente: fibromi di grandi dimensioni possono esercitare pressione sulla vescica, causando una maggiore frequenza della minzione.
- Difficoltà a svuotare la vescica: in alcuni casi, i fibromi possono ostacolare la normale funzione della vescica favorendo stati di ansia e stress.
- Dolore durante i rapporti sessuali: a seconda della posizione, possono influenzare la vita sessuale, causando dolore.
- Stitichezza: la compressione intestinale è un altro effetto collaterale dei fibromi di dimensioni più grandi.
- Gonfiore addominale: in casi di fibromi voluminosi, l’addome può sembrare gonfio o ingrossato.
Diagnosi dei fibromi uterini
Se sospetti di avere fibromi a causa di uno o più sintomi, è importante consultare un medico. Esistono diversi metodi per confermare la presenza di fibromi:
- Visita ginecologica: il primo passo fondamentale della prevenzione ginecologica e della fertilità della donna. Il medico potrebbe sentire la presenza di irregolarità nella forma dell’utero durante una visita manuale.
- Ecografia pelvica: questo esame utilizza onde sonore per creare immagini dell’utero e rilevare la presenza di fibromi. Può essere effettuata esternamente (attraverso la parete addominale) o internamente (tramite una sonda vaginale).
- Risonanza magnetica: fornisce immagini più dettagliate rispetto all’ecografia, utile in casi complessi o quando è necessaria una pianificazione chirurgica.
- Isteroscopia: attraverso un sottile strumento inserito nell’utero tramite la vagina, il medico può visualizzare l’interno dell’utero e prelevare campioni di tessuto senza necessità di incisioni chirurgiche.
- Esami del sangue: in alcuni casi, i fibromi possono causare anemia a causa di forti sanguinamenti mestruali. Un esame del sangue può aiutare a rilevare questa condizione.
Riconoscere i sintomi dei fibromi uterini e cercare una diagnosi precoce è fondamentale per evitare complicazioni future.
Anche se la presenza di fibromi non sempre richiede un trattamento, il monitoraggio continuo è essenziale per garantire la salute dell’apparato riproduttivo e migliorare la qualità della vita. In alcuni casi, invece, è necessario sottoporsi ad una terapia farmacologica consigliata dal medico curante.
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