L’acne è spesso considerata un problema esclusivo dell’adolescenza, ma la realtà è ben diversa. Sempre più adulti, soprattutto donne tra i 25 e i 30 anni, si trovano a fare i conti con questa condizione della pelle che può manifestarsi con brufoli, punti neri e papule infiammate principalmente su mandibola, mento e collo. Possono comparire anche cisti dolorose, rossore persistente e segni post-infiammatori come macchie scure e cicatrici. Ma quali sono le cause? Esistono trattamenti per contrastarla? Scopriamolo insieme.
Le cause dell’acne nell’adulto
L’acne nell’adulto, definita anche acne tardiva, può insorgere per diversi motivi:
- Squilibri ormonali: una delle cause principali dell’acne nell’età adulta, soprattutto nelle donne. Ciclo mestruale, gravidanza, menopausa o patologie come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) possono contribuire allo sviluppo di lesioni acneiche.
- Stress cronico: può influire negativamente sulla pelle, favorendo l’insorgenza di acne. Questo avviene perché, in situazioni stressanti, l’organismo aumenta la produzione di cortisolo, un ormone che stimola le ghiandole sebacee a produrre più sebo il cui eccesso, combinato con cellule morte e batteri, può ostruire i pori, causando la comparsa di brufoli e infiammazioni.
- Prodotti cosmetici inappropriati: l’utilizzo di cosmetici comedogenici, ossia che ostruiscono i pori, può portare ad una serie di problemi cutanei tra i quali l’acne. Anche una routine di cura della pelle non adeguata può favorire l’insorgenza di irritazioni.
- Dieta: sebbene il legame tra alimentazione e acne sia ancora dibattuto, alcuni studi suggeriscono che alimenti ricchi di zuccheri raffinati, latticini e cibi ad alto indice glicemico possano aggravare il problema.
- Fattori genetici: la predisposizione genetica gioca un ruolo importante. Se uno o entrambi i genitori hanno sofferto di acne, è più probabile che anche i figli ne siano colpiti.
- Farmaci: alcuni farmaci, come i corticosteroidi, gli anticoncezionali o i farmaci antiepilettici, possono provocare o peggiorare l’acne.
Come gestire l’acne tardiva
La scelta del trattamento dipende dalla gravità dell’acne e dalle cause sottostanti. Per trattare una forma lieve, si raccomanda l’uso di detergenti mirati, creme con proprietà antisettiche, antibiotiche e formulazioni a base di retinoidi topici, noti per la loro capacità di regolare la produzione di sebo mentre per una sintomatologia più complessa può rendersi necessaria una terapia sistemica, come l’assunzione di antibiotici orali, sempre sotto stretto controllo medico.
Per coloro che soffrono di acne tardiva si consigliano alcuni comportamenti responsabili, dalla cura per l’igiene ad uno stile di vita adeguato.
È fondamentale detergere il viso due volte al giorno, al mattino e alla sera, utilizzando prodotti delicati formulati appositamente per pelli impure. Idratare la pelle con creme leggere e non comedogeniche aiuta a preservare il corretto equilibrio cutaneo. È consigliabile evitare cosmetici troppo aggressivi o non adatti alla propria tipologia di pelle e preferire un’alimentazione sana ed equilibrata, privilegiando cibi freschi e limitando il consumo di zuccheri e grassi.
Anche la gestione dello stress riveste un ruolo importante, poiché livelli elevati possono aggravare i sintomi. Chi soffre di acne dovrebbe proteggere la pelle dall’esposizione solare con creme solari specifiche per pelli acneiche, che offrono protezione senza ostruire i pori, riducendo così il rischio di macchie e segni residui.
Presta attenzione: è fondamentale resistere alla tentazione di manipolare le lesioni acneiche, come schiacciare i brufoli, per evitare infezioni e cicatrici permanenti.
Adottare queste misure quotidiane, insieme ai trattamenti prescritti dal dermatologo, può fare una grande differenza nel migliorare la salute della pelle e prevenire complicazioni a lungo termine. In ogni caso, ti consigliamo di affidarti ad uno specialista per una valutazione personalizzata.
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