La tomosintesi digitale del seno, anche conosciuta come mammografia 3D, è un esame radiologico fondamentale per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore al seno. Si tratta di un metodo avanzata che combina la tradizionale mammografia a raggi X con la capacità di ottenere immagini tridimensionali del tessuto mammario con una maggiore precisione e sensibilità.
Di seguito, approfondiremo ciò che concerne la mammografia con tomosintesi, mettendo in luce quando è consigliato sottoporsi a questo esame e i vantaggi che ne derivano.
Mammografia con tomosintesi: in cosa consiste?
La mammografia digitale con tomosintesi è un esame diagnostico che, a differenza del metodo tradizionale che produce immagini bidimensionali, acquisisce una serie di immagini digitali a bassa dose di radiazioni da diverse angolazioni con un tempo di esecuzione di pochissimi secondi e senza dolore.
La tomosintesi inizia con una fase di preparazione durante la quale la paziente deve collocarsi di fronte al dispositivo per permettere lo studio della mammella anche in profondità. Durante la procedura, il tubo radiogeno si muove per ottenere immagini da angolazioni diverse che poi vengono combinate per ottenere la ricostruzione completa della mammella.
Quando è consigliato iniziare a fare la mammografia 3D con tomosintesi?
La decisione di sottoporsi a una mammografia con tomosintesi dipende da diversi fattori tra i quali l’età, la storia familiare di cancro al seno e altri fattori di rischio individuali ma è fortemente raccomandata a partire dai 40 anni.
Per le pazienti considerate a rischio elevato per il tumore mammario si consiglia di ripetere questa tipologia di esame con frequenza annuale ma in linea generale può essere ripetuta con cadenza biennale dopo i 50.
Di seguito vi riportiamo alcune linee guida generali:
- Screening di routine: si raccomanda di sottoporsi a screening mammografici di routine a partire dai 40-50 anni, sebbene se ne stia sperimentando l’efficacia in una fascia di età più ampia.
- Screening in pazienti ad alto rischio: le donne con una storia familiare di cancro al seno o con una mutazione nei geni BRCA1 o BRCA2 possono essere considerate a rischio elevato. In questi casi, è previsto un programma di sorveglianza clinico-strumentale personalizzato che può prevedere lo screening a partire dai 25 anni o 10 anni prima dell’insorgere della malattia nel membro della famiglia più giovane.
- Esami diagnostici: nel caso di comparsa di sintomi o segni sospetti, come la presenza di un nodulo al seno o un cambiamento nella consistenza del tessuto mammario, procedere con la tomosintesi digitale del seno è fortemente consigliato in quanto indagine più approfondita che permette di verificare la presenza di eventuali tumori anche in fase precoce. Si sceglie questo tipo di esame perché offre una maggiore capacità di visualizzare le lesioni in modo dettagliato, aiutando i medici a determinare la natura delle anomalie e a guidare eventuali procedure diagnostiche o interventi successivi.
Per questo, si rivela necessario osservare le raccomandazioni del proprio medico o delle linee guida nazionali per determinare il momento più opportuno per sottoporsi a una mammografia con tomosintesi.
Quali sono i vantaggi della mammografia con tomosintesi?
La mammografia 3D con tomosintesi rappresenta un notevole progresso nella diagnosi precoce del cancro al seno. Grazie alla sua capacità di fornire immagini tridimensionali del tessuto mammario, questo tipo di esame offre una maggiore precisione e sensibilità nella rilevazione di lesioni sospette.
Tra i vantaggi di sottoporsi ad una mammografia con tomosintesi si evincono:
- Una migliore capacità di rilevare lesioni mammarie.
- Una riduzione dei falsi positivi cioè di lesioni sospette per tumore che non sono tali, evitando stati di ansia e stress per le pazienti.
- Una riduzione del numero di richiami per ulteriori esami che, invece, con la mammografia tradizionale sarebbero necessari.
- Una maggior sicurezza in quanto nonostante la dose di radiazioni sia più alta rispetto alla mammografia tradizionale rimane entro i limiti raccomandati e i benefici in termine di rilevazione precoce superano i potenziali rischi.
La tomosintesi, dunque, rappresenta un notevole progresso nella diagnostica mammaria, offrendo una visione più chiara e dettagliata del seno rispetto ad una tradizionale mammografia. Questa indagine è un grande vantaggio soprattutto nel caso di seno denso rendendo possibile rilevare la presenza di eventuali lesioni tumorali anche dove la quantità di tessuto ghiandolare prevale di gran lunga sulla componente grassa.
Ricordiamo che la prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali per combattere il cancro al seno in modo efficace.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni e necessiti di prenotare una visita contattaci e scopri la nostra realtà: S.I.R.P Prevenzione e Diagnostica.